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Saluto alla Comunità

Carissimi, come ormai da tradizione la nostra Festa Patronale chiude l’Anno Pastorale e ci vede tutti impegnati e uniti per il buon esito di essa.
Il tema di quest’anno è “la Carità”! Infatti tutto il ricavato della festa sarà interamente devoluto per sostenere le attività, già in essere, del Consultorio “Giovanni Paolo II” e la realizzazione del CENTRO POLIFUNZIONALE a sostegno dei bambini con “Bisogni Educativi Speciali” e delle loro famiglie.
Voglio, a tal proposito, ringraziare tutti coloro che con amore e sacrificio contribuiranno a rendere possibile un progetto così ambizioso che sarà motivo di orgoglio per la nostra comunità e per la  nostra città.
San Nicola è emblema di unione di tutti i Cristiani. Sul suo esempio, pertanto, costruiamo una comunità di “Pace e Carità”! Viviamo, quindi, questo tempo di festa all’insegna della carità, della pace e della gioia! Vi esorto a camminare sempre insieme in quella unità di cui il nostro Santo Patrono è stato ed è espressione della Chiesa Universale; quell’unità che tende a costruire, appunto, la Pace! 
Fratelli, vi consegno il motto che ci ha accompagnato durante l’anno pastorale e che vi sarà da guida in questi giorni di festa… 

SE REALIZZIAMO NELL’AMORE... SAREMO BEATI !

La festa si articolerà in quattro serate, in cui si alterneranno momenti di preghiera e di divertimento. Immancabile la Serata di degustazione dei prodotti tipici Sannicolesi, che, come è ormai consuetudine, sarà un viaggio “stuzzicante” attraverso gli antichi sapori del Casale di San Nicola. La serata, come ogni anno, vi riserverà qualche piacevole novità...!

VI ASPETTO NUMEROSI...!!!

Don Nando Iannotta

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San Nicola di Myra (o di Bari)

Nicola nacque probabilmente a Pàtara di Licia, in Asia Minore (attuale Turchia) , tra il 260 e il 280, da Epifanio e Giovanna che erano cristiani e benestanti. Rimasto orfano in giovane età, divenne erede di un ricco patrimonio che impiegò per aiutare i bisognosi. Si narra che Nicola, venuto a conoscenza di un ricco uomo decaduto che voleva avviare le sue tre figlie alla prostituzione perché non poteva degnamente maritarle, abbia preso una buona quantità di denaro, lo abbia avvolto in un panno e, di notte, l’abbia gettato nella casa dell’uomo, che così poté onestamente sposare le figlie.

In seguito lasciò la sua città natale e si trasferì a Myra dove venne ordinato sacerdote e successivamente, acclamato dal popolo come nuovo vescovo. Un’altra leggenda non fa riferimento alle figlie del ricco decaduto, ma narra che Nicola, già vescovo, resuscitò tre bambini che un macellaio malvagio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne. Anche per questo episodio S. Nicola è venerato come protettore dei bambini.

Imprigionato ed esiliato nel 305 da Diocleziano, fu poi liberato da Costantino nel 313 e riprese l’attività apostolica. Non è certo che sia davvero stato uno dei 318 partecipanti al Concilio di Nicea del 325, durante il quale avrebbe condannato duramente l’arianesimo, difendendo la verità cattolica.

Morì a Myra il 6 dicembre, presumibilmente nell’anno 343, forse nel monastero di Sion, e già allora si diceva compisse miracoli; tale convinzione si consolidò dopo la sua morte, con il gran numero di leggende che si diffusero ampiamente in Oriente, a Roma e nell’Italia meridionale.

Le sue spoglie furono conservate nella cattedrale di Myra fino al 1087, quando la città cadde in mano musulmana. Bari (al tempo dominio bizantino) e Venezia, che erano dirette rivali nei traffici marittimi con l’Oriente, entrarono in competizione per il trafugamento delle reliquie del santo. Una spedizione barese di 62 marinai, raggiunse Myra e si impadronì delle spoglie di Nicola che giunsero a Bari il 9 maggio 1087: Nicola di Myra diventa così, Nicola di Bari.

Dopo la collocazione provvisoria in una chiesa cittadina, il 29 settembre 1089, le spoglie di Nicola trovano sistemazione definitiva nella cripta, già pronta, della basilica che si sta innalzando in suo onore. È il Papa in persona, Urbano II, a deporle sotto l’altare della cripta. Da allora San Nicola divenne patrono di Bari e le date del 6 dicembre (giorno della morte del santo) e 9 maggio (giorno dell’arrivo delle reliquie) furono dichiarate festive per la città. S. Nicola è famoso anche al di fuori del mondo cristiano perché la sua figura ha dato origine al mito di Santa Claus (o Klaus), conosciuto come Babbo Natale.

Fonti varie